domenica 7 settembre 2014

La nulità dell'arte



Un capolavoro d'arte può cambiare il corso della storia?

Molti critici ritengono che il libro "La capanna dello Zio Tom" abbia contribuito alla causa antischiavista del 1850. Dimostrarlo è molto difficile. Per il momento accontentiamoci di prenderlo per buono.

C'è da chiedersi se altre opere d'arte abbiamo influenzato la storia umana.

Come può un opera d'arte riuscirci? Per prima cosa deve avere un messaggio da trasmettere e secondo, deve 'essere conosciuto da tante persone. Perchè altrimenti il messaggio resta inascoltato.
Prendiamo un capolavoro universale e conosciuto come la Gioconda di Leonardo Da Vinci.
Qual'è il suo messaggio? Io questo lo ignoro. Non capisco nulla di pittura e nella pagina dedicata su Wikipedia, la descrizione e piena di lodi ... [Leonardo ha lavorato a quest'opera sia come ricercatore e pensatore sia come pittore e poeta; e tuttavia il lato filosofico-scientifico restò senza seguito.]

Ma di messaggi nascosti o chiari non c'è molto. Chi studia comunicazione saprà dire meglio di me che senza messaggio non si muove foglia. Quindi possiamo eliminare la Gioconda dai quadri che hanno influito sulla storia. Alla stessa maniera tante opere magnificenti che se pur piene di significati sconosciuti rimango solo alla portata degli studiosi.

Passiamo ad un altro quadro celebre. La Guernica di Picasso. Il messaggio non è chiaro, infatti mi è stato spiegato. Qui il significato c'è ed è anche profondo. Il quadro "mostra" l'orrore della guerra. Avrà cambiato qualcosa? Non credo che la guerra sia scomparsa.
Tante persone conoscono il quadro ma non il messaggio, perchè la pittura è un arte che bisogna studiare per capire a fondo.
Se il messaggio è recepito da poche persone è difficile che smuova le coscienze.
Allora analizziamo qualcosa di più comprensibile alla massa, come i film

"Schindler'list" è il famosissimo film che documenta l'olocausto. "Il padrino" è il sontuoso film dei Corleone. "La grande bellezza" è il controverso e pluripremiato film di Sorrentino.
Sono finite le guerre ? La guerra alla mafia ha vinto? In Italia è cambiato qualcosa?

Daccordo, queste sono domande pretestuose. Ma possimo anche scendere a eventi già accaduti e porci la domanda. Il voto alle donne, i matrimoni omosessuali, l'abolizione della pena di morte; sono eventi accaduti nel corso della storia d'Europa. Ma qualcuno può affermare con sicurezza che un film ha portato a questi eventi?

Ne dubito. Certo, ci sono film sull'argomento ma non sono condottieri portatori di innovazione.
I film raccontano storie, possono anche emozionarci e arivare a farci riflettere, ma in fondo sono pur sempre belle storia da guardare in 90 minuti, che difficilmente ci cambieranno la vita.

Concludiamo con l'opera d'arte per eccelenza, quella votata a cambiare il nostro essere: il libro.

Nella scrittura, l'autore puoi accompagnare il lettore in un persocorso denso di messaggi che possono completamente segnarlo. Almeno in teoria.
Il libro "Gomorra" è stato una successo editoriale letto da milioni di persone. Ma benchè abbia mostrato a tanti lettori come i tentacoli dell malavita sia dappertutto, non c'è stata nessuna presa di coscienza, rivolta o altro.
La tortura tanto usata nel medioevo, ha visto il suo declino nel periodo dell'illuminismo. "Dei delitti e delle pene" di Cesare Beccaria è uno dei libri contro tale pratica. Leggendo wikepedia si può capire come abbia influenzato e accellerato i percorsi giudiziari fino alla prima abolizione della pena di morte nel Gran Ducato della Toscana.
Se credete che il libro sia stato il precursore dei tempi vi sbagliate , perchè il primo a vietare la pratica della tortura fu lo Zar di Prussia 15 anni prima dell'uscita del libro. Inoltre, per iroia della sorte, il paese che ha dato i natali al libro (l'Italia) non ha ancora nel suo codice penale il reato di tortura.

In conclusione credo che la maggior parte delle opere d'arte sono nullità, capolavori utili solo a magnificare l'uomo e il suo egocentrismo.
Le opere che mirano al contenuto, sono lo specchio del loro tempo. Non precursori ma termetro di una volontà della società di muoversi verso una direzione.
Una semplice opera non cambia la società, e il numero di persone a cui può cambiare la vita è risibile.
Nessuno può aspettarsi di regalare "Mattatoio numero V" ai signori della guerra e sperare nella pace nel mondo.

Le opere d'arte mostrano, ma non dimostrano.

 

By Kirby

lunedì 25 agosto 2014

Jacob's Ladder




Jacob's Ladder

Nei sogni ci perdiamo.
Perchè non arriviamo a dire, ti amo.
E così scriviamo.
Nuvola caotica di pensieri,
Che blocca la lingua,fuorisce chiara,
Da soli e solo
Su quella linea di lettere.
Ci riempianmo di rovi, muri e cancelli
E impossibile anche la parola “ciao”.
Forse perchè riuciamo a vedere
I colori dell’aria, o forse
Siamo solo stupidi.
Siamo i diversi che non riescono
A far le cose semplici.
Se notano i nostri occhi profondi,
Il panico ci assale,
E abbassiamo lo sguardo.
Vogliamo essere uguali agli altri;
Felicità non fa rima con diversità.
Il nostro amore non è migliore,
Non è più bello, non è più rosso.
E’ solo più complicato.
Volevo dirti cosa mi piaceva di te,
Ma questo volta lo tengo per me.
"Cosa ti ha portato questa estate?"
"Solite cose, sole, mare e un cuore infranto"

By Kirby

sabato 2 agosto 2014

il ritorno (ultima parte)


Era il giorno del miracolo di San Gennaro. Nel Duomo, davanti alla folla di fedeli, si scioglie il sangue del santo contenuto nell'ampolla. Gesù si faceva spazio tra le persone, grazie alla sua puzza e all'aspetto trasandato, ottenne un posto di privilegio. Vide il cardinale sollevare l'ampolla, agitarla e il liquido vermiglio muoversi all'interno. Capì il trucco che usavano e sorrise amaramente. Gli era sembrata strana la storia del sangue, infatti i santi non fanno miracoli.
Il verbo di Dio non doveva essere diffuso tramite l'inganno, pensò, così decise di mostrare ai fedeli la verità.
Gesù allargò le braccia e stava per iniziare a parlare, quando ad un tratto una voce dall'alto lo apostrofò
"Guaglione, che fai? Rompi le scatole nella mia chiesa?"
Gesù si voltò e vide la statua di San Gennaro che lo additava minaccioso. "Se ti credi di fare quello che vuoi e portare scompiglio qui, stai proprio sbagliando".
Gesù, provò a spiegare che la fede non deve provenire da un inganno. La parola di Dio deve essere la Verità, questi erano i principi della Bibbia, anche al costo di perdere fedeli.
La risposta di San Gennaro fu di quanto più illuminate ci fosse nella storia del cristianesimo: "Gesù, fatt i cazz tuje!"

Gesù dopo aver imparato questa nuova parabola da San Gennaro, uscì frastornato dalla chiesa. Si addentrò per i vicoli della città. Gli odori provenienti delle cucine si mischiavano nell'aria e inondavano le strade strette. A Gesù vennero alla mente i ricordi di quando era solo un bambino e giocava a piedi nudi tra le bianche strade di Nazaret. Quasi riusciva ad ingannarsi e
perso tra i pensieri non si accorse di finire dentro un altra manifestazione. A differenza delle altre, questa non era di protesta ma bensì di festa. Infatti era il gay pride di Napoli.
Gesù si ritrovo nel mezzo di trans, gay, femminielli, transgender e tanta altra gente che ballava a ritmo di musica. Una Drag queen vestita di pelle lo adocchiò e trascinò con sè in un ballo scatenato. Gesù si muoveva impacciato per via dei sandali; e ogni volta che gli pestavano i piedi guardava le stelle comete. Poi passò di mano a due lesbiche maggiorate, che lo strinsero tra i loro seni per abbracciarlo. Gesù pensò ad una nuova tentazione del demonio. Poi si ricredette quando gli offrirono un picolo involucro sfumacchiante. "Maria" gli dissero, ma lui capì Mirra e fece un tiro. Gesù partì per una via Crucis tutta sua, dove in spalla portava marijuana , a fustigarlo c'erano gli arcangeli del paradiso, mentre il bue ed asinello si occupavano del dj set di musica regge.
Gesù uscì dal trance quando arrivò Giuda a baciarlo. Quando tornò alla realta vide che in veritò a baciarlo fu Guido, gay dichiarato che gli aveva infilato mezzo metro di lingua. E Gesù pensò che dopotutto questa storia degli omoessuali non era poi così tanto male; e decise di mettere a posto tutti gli errori della chiesa, dopo aver fatto un salto a casa.
Così Gesù fece il terzo ed ultimo miracolo, ascese al regno dei cieli. Che detto in questo modo può non sembrare esaltante, ma provate voi ad ascendere mentre una folla festosa vi tira da tutte la parti.

Gesù segnò sulla sua agenda: " Riordinare la chiesa e mandare all'inferno responsabili. Alle ore 18 del 15 aprile 3014".



By Kirby

Adios estate 2014

Un soldato israeliano che scrive su una bomba "Questo è per il concerto dei Backstreet Boys. Merde" rappresenta l'apice di questo afa estivo.
Una bolla di caldo caos dal Medio Oriente ci ha travolto tutti.
Il torrido orrore di bombardamenti su una popolazione inerme è quasi consuetudine, 1300° gradi di morte sono tanti, e chissà quanto il termometro salirà ancora.
Il caldo dà alla testa è risaputo. "I soldati Israeliano meriterebbero il Nobel per la Pace, perchè evitano altri morti". Solo una mente annebiata dai fumi del calore può giustificare certe afferamazioni da parte di comunità ebraiche.
Un aridità di sentimenti che produrrà vento d'odio. Chi lo fermerà? Chi riuscirà a far piovere la non-violenza?


Come puoi convincere un bambino, che ha perso tutta la famiglia,in questo orrore, a non diventare un sostenitore o addirittura un terrorista?
Hamas può essere condannata in quanto organizzazione criminale, ma Israele non è un organizzazione, è uno Stato. Vuol dire che rappresenta il suo popolo. E se il diritto internazionale ha ancora uno straccio di valore , allora non si possono condannare in parti uguali.
Mandiamo tutto il parlamento a processo per crimini contro l'umanità?
No, questo non accadrà. Ma la colpa cadrà su tutto il popolo israeliano.


E' una semplice guerra oppure un genocidio? Disturbante, vedere l'identità di un israeliano rapito contro centinaia di anonimi palestinesi morti. E quando si associano simili scenari all'olocausto, non si è molto lontani dal vero.


Quando finisce un estate si scrive sui muri "adios estate" a differenza delle altre, questa non è mai cominciata per l'uomo


Adios umanità 2014 , never came

martedì 15 luglio 2014

Shiver

Capita di fare video con gli amici e capita di interperetarli io stesso



By Kirby 

mercoledì 9 luglio 2014

Il ritorno (seconda parte)


Gesù decise di prendere un treno e andare in Val di Susa dai No Tav, nel suo periodo trascorso nel centro sociale aveva capito che era pieno di peccatori che scagliavano pietre. Prese un treno economico per viaggiare insieme a poveri...pendolari. Pieno zeppo di persone, l'odore gli ricordava una prigione di Gerusalemme, solo più intenso. Tra le brusche frenate, la folla e la mancanza di appiglio, mantenere l'equilibrio era difficile, peggio che avere una croce in spalla. Alla terza stazione Gesù cade a terra la prima volta. Si avvicinò per aiutarlo la piccola Maddalena, zingara che mentre lo sollevava gli allegerì il peso dal borsello.
Alla quinta stazione, Gesù cade a terra la seconda volta ed ha un incontro ravvicinato con i sandali di un vagabondo, e capisce che deve ricominciare a promulgare la pratica del pediluvio.
Alla decima stazione, Gesù sbalza fuori dal finestrino per una frenata più brusca delle altre . Un cordone di No Tav bloccava il transito del treno.
Allora Gesù fece il suo miracolo, la moltiplicazione dei treni e dei binari, facendo passare non solo il convoglio su cui viaggiava ma tanti altri. I manifestanti pensarono bene di rivolgere la loro ira, verso quello sconosciuto che aveva vanificato la loro protesta. Lui scappò rifugiandosi in un treno e così nacque il detto "se i No Tav vanno da Gesù, Gesù va a Napoli".

Il figlio di Dio, aveva sentito parlare del miracolo di San Gennaro, così colse l'occasione della fuga per farsi un giro nella città partenopea. Fuori la stazione viene agganciato da un venditore abusivo del posto , che miracolosamente conosce la sua lingua e gli rifila un tablet e un Iphone ultimo modello. Al momento dell'apertura della confezione trova solo polistirolo. E Gesù pensò è più facile che un ricco entri nel regno dei cieli che non ricevere una fregatura a Napoli (continua)


By Kirby

mercoledì 2 luglio 2014

Il ritorno (prima parte)



Quel giorno Gesù tornò sulla Terra, per vedere come fosse cambiata. Arrivò diretto a Piazza San Pietro dove un Papa parlava di povertà, da un balcone di una chiesa enorme. Intorno a lui, membri del clero, agghindati come i migliori nobili dell'antica Roma. Mentre si allontava sconsolato fu fermato da una pattuglia di vigilanza.
Gesù aveva lo stesso aspetto di 2000 anni fa, e così fu scambiato per un clandestino. Parlare solo l'arabo non lo aiutò di certo. La prima lezione che imparò fu come il manganello usato nel corretto modo non sia da meno alla frusta.
A salvarlo dall'arresto fu una manifestazione per il diritto alla casa. I manifestanti attaccarono gli sbirri con lancio di bombe carta costrigendoli alla fuga. Una di questi petardi colpì la testa Gesù che lo lasciò svenuto sul colpo.
Si risevgliò dopo un tempo imprecisato, in un centro sociale occupato, con la testa fasciata. Era stato portato lì per non essere catturato dalla polizia e sottoposto ai primi soccorsi. Incontrò una ragazza che studiava arabo, ma quando disse di essere Gesù fu preso per pazzo e deriso da tutti. Nonostante questo gli fu offerto un piatto di polenta per sfamarsi.
Capì che in quel posto volevano molto bene a sua madre, tanto da nominarla in continuazione e battezzare un intera serra a suo nome. Si avvicnaa dei ragazzi che stanno bruciando delle spezie simili alla mirra, per poi aspirarle con la bocca. Riceve in dono gli ultimi tiri dell'involucro e qui dopo aver aspirato, Gesù, ha le migliori visioni da quando aveva digiunato nel deserto ed è tentato di convertirsi al rastafarianesimo.
Il giorno dopo arrivarono le forzo dell'ordine a sgoberare il posto. Alla vista dei manganelli, Gesù fece il primo miracolo dal quando era tornato; camminare sui muri per svignarsela meglio.(continua)
By Kirby

venerdì 20 giugno 2014

L'omino bianco




Ho bisogno di creare storie, allor prendo carta e penna, e invento.
Mi serve un personaggio: un omino bianco seduto di spalle, sulla riva del mare. Il cielo è a strisce arancioni, gialle, ocra e seppia.
C’è una barca all’orizzonte. No, piuttosto l’omino ha qualcosa in mano; un aquilone. Sì, un aquilone che vola nel cielo e un cagnolino bianco poco distante lo osserva.
C’è bisogno di azione. Allora l’omino si alza e corre avanti e dietro con il suo aquilone mentre il cane lo segue gioioso. No, Le storie vanno avanti con i conflitti. Così l’omino inizia una battaglia col cane…neppure. Dal mare spunta un mostro marino serpentiforme che subito si scaraventa sull’omino e lo inghiotte. L’aquilone si libera in cielo. Il cane? Il cane spaventato fugge via. E’ un errore narrativo inserire un personaggio che poco scompare per sempre? Può darsi, ma non è colpa mia se ho inventato un cane fifone.
Adesso? Dov’è l’amore in questa storia?
Allora arriva dal cielo, la principessa in armatura, cavalcando un cavallo volante.
Questa storia continuerà domani perché ora devo andare a lavarmi.
Arriva lo scontro epico, la principessa sfodera la sua spada e decapita il mostro marino. Dal corpo mozzato non fuoriesce sangue ma un arcobaleno, un arcobaleno e tante stelle bianche.
Dopo lo scontro arriva la risoluzione forse…forse questa storia potrebbe continuare all’infinito. La principessa non trova l’omino e parte alla ricerca del suo amore. Un viaggio verso altri mondi, con nuovi amici e nuovi nemici.
Ma il foglio è quasi finito e sono costretto a girare pagina.
Non si può continuare questo gioco, meglio interromperlo, prima che annoi. Le stelle bianche si uniscono formando l’omino bianco.
Eccoli lì; omino e principessa sulla battigia a guardare l’orizzonte mentre poco distante un cavallo alato e un cane (sì è tornato il fifone) giocano insieme. Né io né nessun altro verrà a distruggere la loro felicità. Un’emozione semplice come il volo di un aquilone
 By Kirby

mercoledì 28 maggio 2014

Traslochi e Abbandoni



Stiamo traslocando. A tal proposito ho fatto una cernita dei miei libri scolastici. Ho sfrattato quasi tutti i miei libri della scuola superiore: matematica, tecnologia, costruzioni, impianti e topografia.
La scuola per geometri è stata la mia istruzione superiore. Una scelta fatta per caso, un po’ come tutte le scelte importanti della mia vita. Sei anni di travaglio, a studiare materie tecniche che non fanno per me. Osservo qualche quaderno ancora conservato; sono pieno dei miei scarabocchi. Ora capisco che questi mostriciattoli astratti, hanno più senso di quegli appunti presi svogliatamente a lezione. Loro respirano grazie alla mia noia e al mio isolamento. Loro hanno continuato a vivere in un mio blog. Loro hanno preso forma in una t-shirt. Quei libri invece non hanno più senso conservarli, materie che mai più studierò, ora sono storia passata, ormai sono oblio.
Stessa sorte capiterà ai miei diari. Ricordi che ho sempre conservato con stupido affetto, sono arrivati al capolinea.
Il tempo di abbandonarli è arrivato anche per loro. Quello di Dylan dog è stato il mio primo diario, e risale alle medie. Quasi tutti sono basati sul mondo dei fumetti. Antica passione che un po’ rimpiango di non inseguire più.
Quello con la copertina rossa è qualcosa d’indescrivibile per i miei ricordi. Risale all’anno della mia bocciatura scolastica. L’anno in cui ho subito un crollo adolescenziale, l’anno del mio isolamento emotivo. L’ironia è rappresentata dalle vignette dentro quel diario; il protagonista era appunto un uomo solo.
Fino all’anno scorso non avrei pensato di gettare i diari, credevo che li avrei conservati per tuta la vita. Oggi non ho preso decisioni, semplicemente non ho più avvertito la necessità di conservarli.
Forse è questa la chiave dell’abbandono.
Da domani l’unico ricordo di libri e diari sarà qualche foto e questo post.    
   
By Kirby